Il dio Horus apparve in sogno a Tutmosi IV in forma di Sfinge, chiedendogli di liberarlo dalla sabbia che aveva intorno. Il sovrano ripulì la colossale statua e celebrò il sogno e "l’opera pubblica", ponendo tra le zampe anteriori della Sfinge una stele commemorativa, ancora in loco. Paradossalmente la pulitura del monumento, non più protetto dalla sabbia, accelerò la sua erosione.